Il sistema regionale di contrasto alla violenza di genere
I servizi per l'accoglienza delle vittime di violenza e le iniziative di prevenzione e protezione
Il sistema regionale di contrasto alla violenza di genere è disciplinato dal Piano regionale contro la violenza di genere, previsto dall'art. 17 della legge 6/2014 ed approvato con Deliberazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 54 del 13 ottobre 2021 e dalle Schede attuative del Piano della Regione Emilia-Romagna contro la violenza di genere di cui alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1785 del 24 ottobre 2022.
- Il Piano della Regione Emilia-Romagna contro la violenza di genere (PDF - 972.1 KB)
- Le schede attuative del Piano della Regione Emilia-Romagna contro la violenza di genere (PDF - 859.4 KB)
Il Piano regionale contro la violenza di genere
Il sistema regionale si basa su molteplici servizi forniti alle donne vittime di violenza, che sono erogati dai Centri antiviolenza sia pubblici che privati attivi sul territorio, nonché sui servizi dedicati agli autori di comportamenti violenti, forniti dai Centri per maltrattanti, anch’essi erogati da enti pubblici e privati. Il sistema si articola su due livelli, quello regionale e quello territoriale.
A livello regionale, la responsabilità politica delle misure di contrasto alla violenza di genere è assegnata alla Giunta regionale, e l’attribuzione della competenza attuativa delle medesime è in capo all’Assessorato con delega alle Pari Opportunità, che si avvale degli “Strumenti del sistema paritario” di cui al Titolo X della legge regionale n. 6/2014.
All’Osservatorio regionale sulla violenza di genere, organismo tecnico previsto all’art. 18 della L.R. 6/2014, che è coordinato dal Servizio regionale politiche sociali e socio-educative, compete il sostegno e la promozione dell’attuazione degli obiettivi strategici del Piano, il presidio dell'omogeneità degli interventi realizzati dalle reti territoriali di contrasto alla violenza, in aggiunta alle funzioni di analisi e conoscenza del fenomeno.
A livello territoriale, le CTSS sono titolari della supervisione sulla programmazione sociale e socio-sanitaria, inclusi la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, e sono presenti o saranno istituiti Tavoli tecnici territoriali permanenti per il contrasto alla violenza di genere
Le azioni messe in campo dal sistema regionale e territoriale di contrasto alla violenza di genere si articolano in interventi di prevenzione del fenomeno e di protezione delle vittime.
- Sviluppo del sistema regionale e territoriale di contrasto alla violenza di genere mediante sostegno e promozione degli interventi strategici e monitoraggio del piano
- Azioni di prevenzione della violenza di genere rivolte alle giovani generazioni, sia nella scuola che in contesti extrascolastici
- Rilevazione e riconoscimento della violenza di genere nei servizi consultoriali (Consultorio familiare, Spazio giovani, Spazio donne immigrate e loro bambini e Spazio giovani adulti)
- Formazione di base e continua di insegnanti nelle Scuole primarie e secondarie di ogni ordine e grado e nella Formazione professionale, tecnica, superiore e universitaria
- Formazione di base e continua di mediatrici/tori interculturali chiamate/i a svolgere azioni di prevenzione, contrasto della violenza di genere e accoglienza delle vittime di violenza
- Formazione di base e continua di operatrici e operatori delle Forze dell’ordine chiamate/i a svolgere azioni di prevenzione, contrasto della violenza di genere e accoglienza delle vittime di violenza
- Formazione di base e continua di operatrici e operatori delle rete che accolgono persone che hanno subito violenza di genere
- Implementazione dei percorsi di accoglienza e presa in carico in emergenza-urgenza delle donne che subiscono violenza di genere
- Azioni di contrasto alla violenza di genere di donne in condizione di fragilità
- Miglioramento dell’accoglienza di donne vittime di violenza di genere in casi particolari (tratta, sfruttamento lavorativo, tortura, ecc.)
- Azioni di sostegno rivolte a figli/e di vittime di violenza di genere e femicidio
- Monitoraggio e consolidamento del sistema regionale di case rifugio e centri antiviolenza
- Consolidamento e sviluppo del sistema regionale di Centri di trattamento per autori di comportamenti violenti
- Sostegno all’autonomia abitativa di donne che hanno subito violenza
- Sostegno all’empowerment lavorativo di donne che hanno subito violenza e contrasto a discriminazioni, mobbing e molestie sul luogo e nei rapporti di lavoro
- Sostegno all’autonomia finanziaria di donne che hanno subito violenza, implementazione e ampliamento della misura del reddito di libertà