Il Reddito di libertà è una misura nazionale che le Regioni possono decidere di integrare con propri finanziamenti e ha l’obiettivo di accompagnare le donne che hanno subito violenza in un percorso di autonomia per sé, ma anche per le proprie figlie e i propri figli. Istituito nel 2020, il Reddito di Libertà è diventato operativo tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, dopo la circolare applicativa dell’Inps.

L’intervento, cumulabile con altre misure di sostegno, è rivolto alle donne vittime di violenza e prevede l’erogazione di un assegno mensile che, col Decreto 2 dicembre 2024 (PDF - 1,5 MB). «Reddito di libertà per le donne vittime di violenza» del Dipartimento per le Pari opportunità, aumenta fino a 500 euro per un periodo massimo di un anno.

Destinatarie sono le donne con figli minori o senza figle/i, seguite da un Centro antiviolenza ufficialmente riconosciuto e in condizioni di bisogno economico.

Per questo, la domanda, che le interessate possono fare al proprio Comune di riferimento, deve essere corredata oltre che da un’attestazione del Centro antiviolenza relativa al percorso di emancipazione e autonomia intrapreso, anche da una certificazione dei Servizi territoriali che dimostri le condizioni di difficoltà socio-economica.

L’assegno viene erogato dall’Inps, cui la Regione trasferisce i propri fondi, in un’unica soluzione per un massimo di 12 mensilità, pari dunque a 6.000 euro. Tra le spese che possono essere coperte anche quelle per l’istruzione e la formazione dei figli.

L’impegno della Regione Emilia-Romagna

Nel biennio 2021-2022 sono stati stanziati a livello nazionale complessivi 9 milioni di euro. Nel 2023, 1 milione 850 mila euro da dividersi tra tutte le regioni, mentre nel triennio 2024-2026 sono previsti 10 milioni di euro per ogni anno.

La Regione Emilia-Romagna ha integrato la misura stanziando 1,3 milioni di euro sia nel 2022 che nel 2023, 450.000 euro nel 2024 e nuovamente, 1,3 milioni di euro nel 2025.

Risorse del bilancio regionale che permettono di integrare in modo significativo quelle nazionali e dare una risposta alle domande non accolte per mancanza di fondi sostenendo uno strumento molto importante per accompagnare le donne nel percorso di uscita dalla violenza e nella riconquista di una propria autonomia, in linea con quanto previsto anche dalla scheda 16 del Piano regionale contro la violenza di genere (PDF - 972,1 KB).

Atti regionali

  • Delibera di Giunta regionale n.1229/2024 «Assegnazione e concessione di finanziamento ad INPS delle risorse destinate all’incremento della misura nazionale Reddito di Libertà ai sensi dell’art.2, comma 2 D.P.C.M. 17 dicembre 2020. Annualità 2024»
  • Delibera di Giunta regionale n. 1356/2023 «Assegnazione e concessione di finanziamento ad INPS delle risorse destinate all'incremento della misura nazionale reddito di libertà ai sensi dell'art.2, comma 2 D.P.C.M. 17 dicembre 2020)»
  • Delibera di Giunta regionale n. 650/2022 «Assegnazione e concessione di finanziamento ad INPS, quale ente erogatore del reddito di libertà individuato dall'art. 3 n.6) del D.P.C.M. 17 dicembre 2020, delle risorse destinate alla misura nazionale reddito di libertà ai sensi dell'art.2, comma 2 D.P.C.M. 17 dicembre 2020»