A luglio 2025 è stato siglato un protocollo d’intesa che dà il via a un progetto sperimentale di ascolto e sostegno alle vittime. Sarà attivato un servizio gratuito di supporto socio-sanitario attraverso i Consultori familiari, in collaborazione con le strutture di psicologia delle Aziende Usl

Un impegno comune contro le violenze e le molestie di genere, rivolto in particolare a quelle consumate nei luoghi di lavoro.

I firmatari del protocollo

Regione Emilia-Romagna e le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per l’avvio di un percorso sperimentale gratuito di ascolto e supporto, rivolto a lavoratrici e lavoratori vittime di molestie e violenza sul lavoro, con particolare attenzione a quella di genere.

L’accordo è stato sottoscritto per la Regione dalla direzione generale Cura della Persona, Salute e Welfare su indirizzo dell’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, dell’assessora alle Pari opportunità, Gessica Allegni, e dell’assessore al Lavoro, Giovanni Paglia. Firmatari per i sindacati Isabella Pavolucci (Cgil Emilia-Romagna), Orietta Ruccolo (Cisl Emilia-Romagna) e Daniela Brandino (Uil Emilia-Romagna).

L’iniziativa si inserisce nel solco della Convenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro n.190, ratificata dall’Italia con la Legge n. 4/2021, che promuove un approccio inclusivo e integrato per prevenire e contrastare questi fenomeni, riconoscendo come essi colpiscano in modo sproporzionato le donne. Il contrasto alla violenza e alle molestie nei luoghi di lavoro è, inoltre, un obiettivo chiave del Piano regionale contro la violenza di genere e del Piano regionale della Prevenzione 2021-2025 della Regione Emilia-Romagna, per quanto riguarda le azioni in tema di tutela della salute dei lavoratori e nello specifico della prevenzione dei rischi psicosociali, delle molestie, violenze e aggressioni nei luoghi di lavoro.

I contenuti del protocollo

Il protocollo prevede l’attivazione di un percorso sperimentale di ascolto e supporto di lavoratrici e lavoratori vittime di molestie o violenza di genere sul lavoro realizzato attraverso i Consultori familiari, in collaborazione con le strutture di psicologia delle Aziende Usl. Le Organizzazioni sindacali individueranno referenti dedicati che forniranno informazioni e faciliteranno l’accesso ai servizi da parte delle persone interessate. I Consultori rappresentano il contesto più idoneo per affrontare i problemi di salute diretti e indiretti causati dalle molestie: qui gli psicologi valuteranno l'opportunità di prendere in carico le vittime.

Il percorso sarà preceduto e accompagnato da attività formative organizzate dai Servizi di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (Spsal) delle Ausl, rivolte a sindacalisti e operatori sanitari: l’obiettivo è rafforzare la rete di supporto e promuovere una maggiore consapevolezza sul benessere organizzativo, sulla prevenzione, sui percorsi di assistenza e cura esistenti.

Entro il 2025 è previsto un primo incontro formativo congiunto per presentare ufficialmente l’avvio del progetto e organizzare iniziative di divulgazione per garantire la massima diffusione del percorso attivato.

Il tema è già stato affrontato dalle parti: Cgil, Cisl e Uil Emilia-Romagna se ne sono occupate attraverso la contrattazione e l’attivazione di sportelli e servizi di patronato dedicati, mentre la Regione ha implementato misure per le donne vittime di violenza nei Consultori familiari e ha potenziato gli ambulatori specialistici di Medicina del lavoro.

Il protocollo avrà durata triennale e potrà essere rinnovato o modificato in base agli esiti della fase sperimentale. Prevede poi un monitoraggio annuale dei risultati ottenuti. Servirà a valutare la possibilità di rendere strutturale e permanente l’iniziativa, estendendola anche ad altre forme di violenza sul lavoro, oltre a quella di genere.