Cosa fa la Regione

Uno degli strumenti con cui la Regione garantisce un’attenzione specifica allo sviluppo di politiche attente alle differenze di genere è il Piano interno integrato delle azioni regionali in materia di pari opportunità.

Rappresenta uno strumento di prima lettura organica e sistematizzata delle  politiche che la Regione realizza per promuovere le pari opportunità di  genere. Il Piano è frutto del lavoro dell’Area di integrazione del punto di vista di genere e valutazione del suo impatto sulle politiche regionali e di un percorso avviato nel 2006.

La scelta fatta dalla Regione implica l’adozione di un approccio ‘trasversale’ nelle politiche, approccio che deve prendere in considerazione il tema dell’equità di genere in tutte le fasi e in tutti gli ambiti settoriali di un programma e assume le diverse condizioni e i diversi bisogni di donne e uomini come utile parametro di verifica delle politiche e delle azioni secondo quanto indicato dall’Unione europea.

Il Piano interno integrato sulle pari opportunità, che la Regione realizza fin dal 2008, è stato formalizzato dall’art. 40 della L.R. 6/2014.

A partire dalla realizzazione della prima edizione del bilancio di genere dopo l’approvazione della L.R. 6/2014, la Regione Emilia-Romagna ha scelto di coordinare questi due importanti strumenti di gender mainstreaming, in modo che, pur mantenendo ciascuno la propria specificità, potessero integrarsi a vicenda ed essere strumenti di lettura l’uno dell’altro.

Il terzo Piano interno integrato delle azioni regionali in materia di pari opportunità (PDF - 1.2 MB) di genere relativo al triennio 2014-2016 è stato approvato dalla Giunta con Deliberazione n. 629 del 12 maggio 2014, in continuità e con la stessa metodologia delle edizioni del Piano integrato relative ai trienni precedenti.

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