Un progetto innovativo per affrontare la difficile conciliazione tra vita e lavoro, una delle cause di discriminazione di genere. Una sfida per potenziare il welfare aziendale e supportare le lavoratrici, attraverso un’attenta analisi preliminare dei loro bisogni e necessità; sfida nella quale diversi attori hanno giocato un ruolo importante, incluse le stesse aziende e le associazioni di categoria. La Cooperativa Sociale LibrAzione di Cesena, gestore del centro antiviolenza locale, ha scommesso sul “fare rete” e ha visto giusto.

Il progetto

La difficoltà nel conciliare i tempi di vita e di lavoro è una delle cause di discriminazione di genere; molte sono le donne costrette ad abbandonare ingiustamente il proprio lavoro per potersi dedicare alla cura della famiglia.

La Cooperativa Sociale LibrAzione, che gestisce da anni il centro antiviolenza di Cesena, ha a cuore questo tema: grazie al finanziamento della Regione Emilia-Romagna in merito al bando “Donne e lavoro 2021/22”, la cooperativa ha avviato un progetto complesso coinvolgendo diversi attori del territorio di Cesena e della Valle Savio, al fine di creare una rete territoriale per venire incontro alle donne lavoratrici e aumentare il welfare aziendale.

Il progetto si è svolto su due binari: una fase di ricerca e di indagine sui bisogni delle lavoratrici, realizzata dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, e una seconda fase di laboratori interattivi rivolti alle associazioni di categoria e ai sindacati del Comune.

"Le attività di ricerca e di laboratorio svolte hanno avuto ricadute concrete nel nostro territorio, in particolare sui servizi per la mobilità e per le famiglie" Claudia Gatta, rappresentante della Cooperativa Liberazione e coordinatrice del Centro Antiviolenza del comune di Cesena

Risultati concreti per avviare un cambiamento 

Il progetto è riuscito a dare una notevole spinta per attivare tutta una serie di cambiamenti e migliorare le condizioni lavorative delle donne, conciliandone il work-life balance.

Attori coinvolti: 600 lavoratori e lavoratrici, 3 imprese per ridefinire trasporti pubblici e orari lavorativi, 14 imprenditori e imprenditrici, 16 partner territoriali

Due sono i risultati più importanti raggiunti da LibrAzione. In primo luogo il coinvolgimento delle imprese del territorio, solitamente difficili da raggiungere in queste dinamiche; altro obiettivo raggiunto è stata la creazione di reti con le associazioni coinvolte, senza le quali non sarebbe stata possibile tutta l’attivazione territoriale.

L’importanza di fare rete

Un coinvolgimento duplice, quello delle imprese del territorio, che ha visto l’adesione di tre imprese nella fase di indagine e di numerose associazioni di categoria nella fase laboratoriale; fondamentale la partecipazione di queste ultime per aumentare l’impatto del progetto sul territorio