Il Piano strategico per la diversità, equità e inclusione (DE&I) nasce da una duplice esigenza: da un lato, individuare azioni e ambiti di intervento per valorizzare diversità, pari opportunità ed equili­brio di genere attraverso l’inclusione di tutto il personale regionale. Dall’altro, dotarsi di un documento strategico utile per sostenere il proprio impegno verso la responsabilità sociale.

Il Piano è un percorso di crescita: nel tempo le azioni previste dal Piano DE&I vengono aggiornate, monitorate e incrementate in modo costante.

Le azioni di contrasto

La Regione Emilia-Romagna previene e contrasta qualsiasi forma di molestia per garantire il rispetto e la tutela della dignità di ogni persona. Questo impegno si basa sui principi dello Statuto, sulla Politica per la Parità di genere e della Diversità equità e inclusione (DE&I) e sui valori del Codice di comportamento dell’Ente.

 L'ascolto

La Regione ha attivato un canale di ascolto, attraverso un modulo online, che le persone possono utilizzare in caso di discriminazioni, abusi e molestie vissute all’interno delle sedi regionali.

Si impegna, inoltre, a rimuovere qualsiasi fattore che può ostacolare e disincentivare la segnalazione di abusi e molestie avvenuti nell’ambito lavorativo.

Chi può fare segnalazioni

Il modulo di segnalazione è dedicato a:

  • il personale dipendente della Regione Emilia-Romagna
  • il personale dipendente da soggetti privati fornitori di beni o servizi o che realizzano lavori e opere in favore della Regione
  • le persone titolari di un contratto di lavoro autonomo, quando operano all’interno delle strutture regionali o nell’esercizio di funzioni regionali.

In generale, il modulo può essere utilizzato da tutti coloro che tenuti al rispetto del Codice di comportamento della Regione Emilia-Romagna (delibera di Giunta n. 905/2018, indicazioni sui soggetti all'articolo 2).

La persona può scegliere di fare una segnalazione personale o anonima.

Vai al modulo di segnalazione

Per cosa utilizzare il modulo

Il modulo può essere utilizzato per segnalare:

  • Discriminazione diretta
    Si realizza quando una persona riceve un trattamento sfavorevole rispetto ad altre in situazioni simili, per motivi legati a: genere, etnia, lingua, età, disabilità, orientamento sessuale, opinioni politiche o religiose, tipo di contratto (es. part-time), modalità di lavoro (es. smart working). In particolare, è discriminazione di genere l’utilizzo di criteri sessisti nelle relazioni interpersonali in attività lavorativa.
  • Discriminazione indiretta
    Si realizza quando regole, prassi o comportamenti apparentemente neutri sfavoriscono alcune persone per motivi legati a: genere, etnia, lingua, età, disabilità, orientamento sessuale, opinioni politiche o religiose, tipo di contratto (es. part-time), modalità di lavoro (es. smart working).
  • Mobbing
    Violenza psicologica e vessazioni sul luogo di lavoro attraverso attacchi sistematici e reiterati, oltraggi e soprusi esercitati da superiori gerarchici o colleghi contro una persona emarginata dal gruppo di lavoro
  • Molestia sul lavoro
    Comportamenti indesiderati, anche legati al sesso, che violano la dignità della persona e creano un ambiente intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo. È più grave se accompagnati da minacce o ricatti, soprattutto da parte di superiori gerarchici
  • Straining
    Situazione di stress forzato sul posto di lavoro causata da azioni o comportamenti ostili o discriminatori, da parte di superiori o colleghi, che può generare danni permanenti per la salute della persona. A differenza del mobbing, che prevede una serie reiterata di azioni vessatorie, lo straining può essere causato da una singola azione, purché abbia effetti negativi e duraturi.
  • Violenza sul lavoro
    Abusi, minacce o aggressioni subiti durante l’attività lavorativa, che hanno effetti negativi su salute, sicurezza e benessere.

Le segnalazioni riguardano solo eventi accaduti all’interno delle sedi regionali di Giunta, Assemblea legislativa, e le Agenzie (Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura - AGREA; Agenzia di Sviluppo dei mercati telematici - Intercent-ER; Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile).

Come funziona la segnalazione

Il modulo online consente attraverso una piattaforma dedicata l'invio protetto e crittografato della segnalazione e garantisce la riservatezza dell'identità di chi segnala, di chi viene segnalato e delle altre persone coinvolte. La piattaforma fornisce a chi segnala un codice univoco da conservare perché permette di accedere alla piattaforma e monitorare lo stato di avanzamento della segnalazione.

La Regione si impegna anche a dare una prima risposta alla segnalazione entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione.

L'istruttoria interna (accertamenti) sarà svolta dall’Ufficio procedimenti disciplinari (UPD) nel rispetto delle normative e delle procedure disciplinari. L'Ufficio procedimenti disciplinari ha il compito di valutare le segnalazioni ricevute e di intraprendere le azioni appropriate in base alla loro fondatezza. Se l'istruttoria conferma gli eventi, l'UPD avvia il procedimento disciplinare. Se l'UPD non rileva elementi validi procede ad archiviare la segnalazione.

L'UPD assicura la riservatezza dell’identità delle persone coinvolte, del contenuto della segnalazione e della documentazione, e delle comunicazioni successive. In caso di fatti gravi, riconducibili a ipotesi di reato, tuttavia, potrebbe essere necessario coinvolgere le autorità giudiziarie.

Tutela di chi segnala

La Regione Emilia-Romagna adotta tutte le misure necessarie per tutelare la riservatezza del soggetto che segnala mediante la cifratura della piattaforma informatica. Inoltre, censura tutte le eventuali ritorsioni o gli eventuali comportamenti discriminatori contro chi segnala.

Tutela di chi è segnalato

La Regione Emilia-Romagna adotta tutte le misure necessarie per tutelare la riservatezza dell’identità di chi è segnalato.

benessere, diversità, inclusione