Cosa fa la Regione

Malgrado i progressi compiuti, la parità tra donne e uomini nella vita quotidiana non è ancora una realtà. Persistono, infatti, disparità politiche, economiche e culturali, esistono ancora differenze salariali e le donne sono ancora scarsamente rappresentate in politica. Si tratta, purtroppo, di prassi consolidate che derivano da stereotipi presenti in famiglia, nell’educazione, nella cultura, nei mass media, nel mondo del lavoro e nell’organizzazione della società su cui è fondamentale intervenire.

Per la Regione la rimozione di qualsiasi forma di discriminazione, la promozione della parità tra uomini e donne e l’integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche sono un importante obiettivo: la variabile di genere è, infatti, determinante perché donne e uomini vivono situazioni di vita differenti e hanno diversi bisogni, risorse, opportunità. Le pari opportunità per loro natura richiedono di essere accompagnate da un mutamento culturale che accompagni l’intera società.

Su queste basi, la Regione ha costruito nel tempo una strategia di relazioni e integrazioni con altri soggetti istituzionali e non, per contribuire a sviluppare una cultura civica attiva e partecipata della parità e della non discriminazione. Educare alla parità e al rispetto delle differenze e considerare le diversità un valore e una risorsa da promuovere è importante per costruire una società libera da discriminazioni e pregiudizi.

Di questa strategia fa parte il Centro regionale contro le discriminazioni che si occupa di consulenza e orientamento, di prevenzioni delle potenziali situazioni di disparità, di monitoraggio e sostegno a progetti e azioni volte a eliminare le condizioni di svantaggio. Con la Legge regionale 6 del 2014 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere”, la Regione ha sottolineato il contributo prezioso che una comunicazione attenta alle diversità di genere può dare allo sviluppo di una cultura del rispetto delle identità di donne e uomini e per abbattere gli stereotipi di genere. Dal 1996 la Regione promuove il progetto “Oltre la strada”, sistema integrato di interventi socio-sanitari nel campo della prostituzione, del grave sfruttamento e della tratta di esseri umani. Uno dei principi sanciti nello Statuto della Regione è l’uguaglianza tra uomini e donne. Tra gli obiettivi prioritari che ispirano la sua attività amministrativa c’è, infatti, il perseguimento della parità giuridica, sociale ed economica tra donne e uomini e la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena realizzazione di tale principio (articolo 2, comma 1, lettera b).

A chi rivolgersi

  • Per Centro regionale contro le discriminazioni e Sfruttamento sessuale e tratta

Servizio Politiche per l'accoglienza e l'integrazione sociale

viale Aldo Moro 21 - 40127 Bologna

tel. 051 527 7495 - 7073 - 7487
fax 051 527 7074

Centro regionale contro le discriminazioni

  • Per Contrasto agli stereotipi di genere

Servizio Politiche sociali e socio educative

viale Aldo Moro 21 - 40127 Bologna

tel. 051 527 7206
fax 051 527 7080