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Introduzione

Partigiana appartenente alla 38.a Brigata Garibaldi “W. Bersani”, con il nome di battaglia di “Tigrona”. Fu uccisa in combattimento dai Tedeschi.

Il 4 dicembre del 1944, dopo l'invasione del passo del Cerro, dall'altra parte del comune di Bettola rispetto a dove il passo dei Guselli è localizzato, il rastrellamento tedesco investiva la val d'Arda. Proprio da quest'ultima, stavano risalendo, dopo una festa di paese, i partigiani con a capo il generale Giuseppe Prati.

I nazisti e i mongoli, una volta che i partigiani giunsero sul passo, misero in atto la loro imboscata non senza cercare da mangiare e fare razzie nelle case del paese. Prati perse trentadue uomini. Gli assalitori fuggirono dopo che un partigiano aveva lanciato una bomba fra di loro, impedendogli così di fucilare i partigiani sopravvissuti.

Memorabile è il gesto della risoluta Luisa Calzetta, detta "la Tigrona", in riferimento al suo carattere forte e combattivo, l'unica donna partigiana di quel gruppo che, insieme a Raimondi, un altro partigiano, sparò all'impazzata contro i mongoli, i quali la falciarono insieme a Raimondi con la stessa raffica. Ancora oggi, sul passo, sono presenti una stele con i nomi dei caduti ed un cartello che illustra gli avvenimenti con tanto di date e mappe.

Le venne conferita la medaglia d’argento al valor militare alla memoria, con la seguente motivazione: “Indomita partigiana, nel nobile tentativo di portare al sicuro un componente della propria formazione che era rimasto ferito in combattimento, veniva circondata da un folto numero di nemici. Impugnata la pistola, si difendeva con eroica fermezza fin tanto che, sopraffatta, veniva trucidata. Fulgido esempio di abnegazione e di attaccamento alla Causa”.

Ultimo aggiornamento: 23-03-2024, 16:32