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Introduzione

Infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana, sorella oblata benedettina, tra l’estate e la fine di dicembre del 1944 protesse le sorelle Letizia e Gemma Camerini. I loro parenti nel dicembre 1943 erano stati arrestati a Reno di Tizzano, dove si erano rifugiati: rinchiusi nel campo di Monticelli Terme, furono da lì deportati ad Auschwitz da dove non fecero più ritorno. In quel tragico periodo, Gemma Camerini, gravemente ammalata e intrasportabile, fu ricoverata all’ospedale civile di Parma, dove rimase fino alla Liberazione grazie all’aiuto e all’assistenza dei medici e di Luisa Minardi.

Anche Letizia si ammalò gravemente e ricoverata nello stesso ospedale della sorella Gemma; la Minardi si occupò anche di lei. Nell’estate del 1944, la Minardi capì che non c’era più tempo da perdere e organizzò la fuga di Letizia Camerini dall’ospedale, facendola confondere con chi vi si recava per visitare i parenti. La nascose a casa sua, la fece curare e la nutrì. Verso la fine del 1944, le condizioni di Letizia peggiorarono, e la Minardi la fece accogliere presso il convento delle suore del Buon Pastore di Parma, rischiando lei stessa di essere arrestata. Letizia morì il 6 febbraio del 1945.

Fu sepolta nel cimitero cattolico sotto il falso nome di Maria Fulgenti con la complicità di Luisa e di

altri della rete di aiuti.

Ultimo aggiornamento: 23-03-2024, 16:34

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