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Introduzione

Il 1 settembre 1992 Cristina Golinucci scompare dopo essere uscita di casa per andare al Convento dei padri Cappuccini di Cesena dove aveva un appuntamento con il suo confessore e padre spirituale, padre Lino. Davanti al Convento viene ritrovata solo la sua Fiat Cinquecento azzurra. La madre di Cristina, il giorno dopo, va al Convento per parlare con padre Lino che le dice di non aver aspettato Cristina fuori dal portone e quindi di non aver visto nulla. Il 3 settembre i familiari di Cristina ritornano al Convento con un cane, nella speranza che li aiuti a trovare qualcosa; ma padre Lino non permette loro di entrare.

Del caso di Cristina non si parla più fino a quando, a fine maggio del 1995, "Chi l'ha visto?" raccoglie la sconvolgente testimonianza di una giovane donna aggredita e stuprata, nel giugno precedente, in una zona non lontana dal punto dove è scomparsa Cristina. Per questa violenza viene arrestato un immigrato, Emanuel Boke che, all' epoca della sparizione di Cristina, era ospite proprio del Convento dei padri Cappuccini di Cesena, dove lavorava come muratore. Dopo la messa in onda di questa importante testimonianza è nato il sospetto di un possibile nesso fra la presenza di Boke nel Convento e la scomparsa di Cristina.

Il caso sembra riaprirsi l’8 giugno 1999, quando Emanuel Boke confessa a Padre Lino di avere ucciso e fatto sparire Cristina Golinucci. Padre Lino, come risulta dai verbali, riferisce il fatto ai Carabinieri un anno dopo. Boke, originario del Ghana, era stato ospite del Convento dei Cappuccini di Cesena per circa tre anni, e vi si trovava anche il giorno della scomparsa di Cristina. Il colloquio con Padre Lino si era tenuto in carcere, dove l’immigrato stava scontando una condanna a cinque anni per lo stupro di una donna. Boke successivamente ha smentito la sua confessione, e le ulteriori indagini non hanno avuto risultati. Così nel giugno del ’98 è stato scarcerato.

I genitori di Cristina e la sorella maggiore hanno avuto con lui un incontro nel quale gli hanno chiesto, prima di far perdere le sue tracce, di indicare almeno il luogo dove poter trovare il corpo della ragazza scomparsa. Invano.

Nel 2011 si cerca ancora Cristina. Al termine di oltre otto mesi di nuovi accertamenti, compiuti a maggio e luglio 2010 anche all’interno del convento e nelle aree attigue alla ricerca di qualche traccia, ma senza esito, il pm Alessandro Mancini chiede l’archiviazione del procedimento penale che era stato riaperto nella primavera del 2010.

Ultimo aggiornamento: 23-03-2024, 16:35