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Introduzione

Inizia la sua ricca carriera artistica ricoprendo il ruolo di "amorosa" nella compagnia di Teresa Mariani e Vittorio Zampieri. Subito dopo è "prima attrice giovane" nella compagnia di Irma Gramatica e Flavio Andò, con un repertorio di facile presa sul pubblico. Ma la vera maturazione avviene sotto la guida di Virgilio Talli, il maggior capocomico di allora. Sarà con lui dal 1909 al 1921: fino al 1918 con un repertorio classico, in seguito sperimentando testi più attuali e di moderna problematica come il Così è (se vi pare) di Pirandello e di autori quali Rosso di San Secondo, Bontempelli, D'Annunzio.

Si cimenta anche in campo cinematografico, interpretando alcune pellicole: Ritorno (1914), Anna Karenina (1917), Il volo degli aironi (1920), andate perdute. Nel 1921 lascia la compagnia di Talli e diventa capocomica. Inizia per lei il periodo di maggior fervore artistico in cui si occupa contemporaneamente di ogni aspetto del "fare teatro", dalla regia all'adattamento dei testi, dalla formazione degli attori all'ideazione dei costumi.

Dal 1922 in poi forma diverse compagnie teatrali; nel '23 e '25 porta i suoi spettacoli in America Latina ottenendo grande successo; nel '27 trionfa al Vittoriale nell'interpretazione de La figlia di Jorio di D'Annunzio. Negli anni Trenta torna a temi e autori più tradizionali, assecondando gli orientamenti del momento. In seguito alle vicissitudini della guerra, l'attrice, ormai sessantenne, comincia a perdere terreno; per lei rimangono solo alcune recite di secondo piano e il lavoro radiofonico.

Muore il 24 agosto del 1950 a seguito di una brutta caduta dal treno proprio mentre tenta di raggiungere Torino per la trasmissione radiofonica del dramma La sacra fiamma di W. Somerset Maugham.

Ultimo aggiornamento: 23-03-2024, 16:37

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