Altobelli Argentina
Il suo iniziale orientamento mazziniano la portò a frequentare un gruppo giovanile parmense organizzato da Agostino Berenini che si ispirava ad Andrea Costa. Nel 1899 si trasferisce a Bologna e sposa il socialista Abdon Altobelli. A Bologna entra a far parte della Camera del Lavoro come membro della Commissione esecutiva. È tra i fondatori della Federazione nazionale dei lavoratori della terra (1901) e nel 1906 ne diventa segretaria. Mantiene questa carica fino allo scioglimento della Federterra ad opera del regime fascista.
Nel 1904 è delegata dell'Alleanza Femminile Italiana al Congresso Internazionale Femminile ad Amsterdam. Nel 1908 viene eletta membro della direzione nazionale del PSI durante il congresso di Firenze. Dal 1912 al 1914 è consigliere del lavoro e rappresentante dei contadini presso il Ministero per l'agricoltura, l'industria e il commercio italiano. In questa veste presenta quattro memoriali al ministro dell'agricoltura tra il 1915 ed il 1917 con i quali cerca di avviare il processo di socializzazione della terra. Nel 1919 viene nominata rappresentante della Federterra nel Consiglio superiore della previdenza e delle assicurazioni ed entra nel Comitato nazionale femminile socialista.
Nel 1920 partecipa come delegata italiana al Congresso sindacale internazionale di Amsterdam. Partecipa, nel 1921, al congresso socialista di Livorno e si schiera con la frazione di "Concentrazione". Si schiera con i riformisti e non risparmia, negli anni, critiche e polemiche contro i massimalisti che cominciavano a egemonizzare il socialismo e il sindacalismo italiani. Fin dal 1918 contesta fermamente ai socialisti massimalisti, di orientamento comunista e artefici della scissione di Livorno, la volontà di imitare la rivoluzione Sovietica, appena avvenuta. Fonda, tra gli altri, la Cassa Nazionale Assicurazioni Sociali poi diventata INPS.
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