Dagli albori carbonari degli anni Trenta, il calcio femminile ha iniziato la sua corsa nell’ufficialità a partire dal 1986, con la prima Divisione calcio femminile associata alla nazionale dilettanti. Da quel momento un ciclo di successi porta le “Ragazze mondiali” del 2019 nelle case e nel cuore delle italiane e degli italiani e finalmente alla svolta del 2022: il passaggio al professionismo.

Uisp Rimini continua, a livello locale, a dare linfa all’abbattimento delle barriere culturali e degli stereotipi di genere, e a testimoniare che lo sport è disciplina, competizione, sano divertimento ma anche un potente motore di dialogo, uguaglianza e inclusione.

Il Progetto 

Mentre anche in Italia si iniziano a registrare allenatrici di squadre maschili, “Donne in Gioco”, il progetto capitanato da UISP Rimini e finanziato dal bando Pari opportunità e Contro la violenza di genere 2021/22, alza l’asticella e sperimenta le squadre miste per far comprendere a ragazze e ragazzi che non esistono sport “da maschi” e sport “da femmine”, per educare studenti e studentesse al concetto che gli sport non hanno un sesso né limiti, ma voglia di provarci, spirito di gruppo e di sfida.

I gruppi misti, secondo recenti studi, consentono di sviluppare una maggiore comprensione delle dinamiche dell’altro sesso: si impara a collaborare per un obiettivo con generi diversi, si smussano gli aspetti negativi tipici delle squadre monogenere, quali ad esempio l’aggressività per gli uomini e il “farne un fatto personale” per le donne. Le esperienze delle squadre miste dimostrano una certa influenza dei comportamenti fuori e dentro al campo: aumentano il fair play e diminuiscono scontri fisici e falli. Ci si rapporta, naturalmente, con occhi  e spirito nuovi.  

"La cosa di cui andiamo più fiere è la consapevolezza da parte di chi ha partecipato che lo sport è davvero per tutti, senza alcun limite, soprattutto senza limiti imposti da altri, società patriarcale in primis" Claudia Petrosillo, UISP territoriale di Rimini e referente delle politiche di genere

Non solo calcio: A Tutto Sport 

Donne in Gioco è stato accolto positivamente dalla comunità, tanto da portare la UISP di Rimini alla realizzazione di un secondo progetto; è in questo contesto che si inserisce il programma di A Tutto Sport, iniziativa ancora in corso dedicata in particolare al territorio di San Clemente.

Parole chiave. Sport: strumento di contrasto alla violenza di genere. Calcio: come sport inclusivo per tutti e tutte. Parchi: come luoghi di aggregazione e socializzazione. Scuole: come luogo di dialogo tra sport e giovani.

Giornate di gioco-sport nei parchi, attività di calcio misto nelle scuole e corsi di autodifesa per operatrici sociosanitarie sono le principali attività portate avanti dall’Associazione per promuovere la parità di genere, tanto nello sport quanto nella vita di tutti i giorni.

Tre pilastri per la parità

Sport, parchi e scuole: sono questi i pilastri su cui si è sviluppata la progettualità di Donne in Gioco.

Numerosi sono stati gli istituti scolastici aderenti all’iniziativa, così come molte sono le ragazze che grazie ad essa si sono avvicinate a uno sport tipicamente considerato maschile, abbattendo pregiudizi e stereotipi ancora troppo radicati nel nostro vissuto.