Cosa fa la Regione

In coerenza con le strategie europee e nazionali, la promozione della parità di genere è un obiettivo strategico che la Regione Emilia-Romagna sviluppa in modo trasversale ed integrato nel contesto delle diverse politiche regionali e in chiave territoriale, come anche previsto nella L.R. 6/14 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere”.

In particolare sono state individuate alcune direttrici prioritarie di azione:

  • rafforzare un’azione di integrazione e coordinamento per lo sviluppo delle politiche di pari opportunità di genere nella programmazione delle attività sviluppate dall’Amministrazione regionale, secondo un approccio di mainstreaming;
  • valorizzare e supportare le azioni che nel territorio regionale promuovono la diffusione di una cultura della parità e il contrasto agli stereotipi di genere;
  • rafforzare la rete territoriale di prevenzione e supporto alle donne vittime di violenza ed ai/alle loro figli/e.  

La Strategia europea ha sempre rappresentato uno dei riferimenti principali per le attività realizzate dalla Regione come indicate nel Piano interno integrato delle azioni regionali in materia di pari opportunità di genere e nel Bilancio di genere. In linea con gli orientamenti europei, esse sono fondate su un duplice approccio metodologico, l’adozione del punto di vista di genere nella programmazione e la definizione di tutte le politiche di settore accanto ad azioni mirate per il raggiungimento degli obiettivi di uguaglianza, pari opportunità e non discriminazione tra donne e uomini in ogni ambito.

La Strategia europea per la parità di genere

A norma dei trattati, l'UE è impegnata a sostenere il principio della parità di genere in tutte le sue attività (articoli 2 e 3, paragrafo 3, del trattato sull'Unione europea (TUE) e articolo 8 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE)) e può mettere in atto legislazione volta a combattere la discriminazione basata sul genere (articolo 19 TFUE).

La parità di genere costituisce un valore cardine e un obiettivo fondamentale dell'UE, un diritto umano universalmente riconosciuto, un principio chiave del Pilastro europeo dei diritti sociali ed una condizione essenziale per il benessere e per la crescita economica, la prosperità, la pace e la sicurezza.

L’uguaglianza di genere è il quinto obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, oltre ad essere un obiettivo trasversale e interconnesso a tutti i diciassette; la parità di genere e il rispetto dei diritti delle donne e delle ragazze sono infatti condizioni imprescindibili per uno sviluppo equo, inclusivo e sostenibile e per la ripresa economica.

Nonostante l’Unione europea abbia compiuto notevoli progressi negli ultimi decenni, la violenza e gli stereotipi di genere persistono.

Nel marzo 2020 è stata adottata la Strategia per la parità di genere 2020-2025, che delinea le azioni principali da intraprendere nei prossimi 5 anni e si impegna a garantire che la Commissione includa una prospettiva di uguaglianza in tutti i settori di azione dell'UE, per realizzare un’”Unione dell’uguaglianza”. Risponde all'obiettivo di sviluppo sostenibile sulla parità di genere (OSS 5) e alla volontà di fare della parità di genere una priorità trasversale di tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile

Nonostante l'Unione europeaabbia compiuto notevoli progressi negli ultimi decenni e sia all’avanguardia nel mondo per la parità di genere, le disuguaglianze, la violenza e gli stereotipi di genere sono ancora presenti. Nessuno Stato membro ha finora realizzato la piena parità tra donne e uomini.

La strategia definisce quindi obiettivi politici e azioni chiave per compiere progressi significativi entro il 2025 nell'attuazione della parità di genere nell’UE. Si basa su un duplice approccio: realizzare misure mirate a conseguire la parità di genere combinate a una maggior integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche e i settori di intervento dell’UE.

Tutte le politiche dell’UE terranno conto dell’intersezionalità del genere con altri motivi di discriminazione quali l'età, l'etnia, l'identità di genere, l'orientamento sessuale e la disabilità.

Per colmare i divari esistenti e per consentire all'Europa di sviluppare il suo pieno potenziale nelle imprese, nella politica e nella società, la strategia delinea una serie di azioni fondamentali, tra cui:

  • porre fine alla violenza e agli stereotipi di genere;
  • garantire una parità di partecipazione e di opportunità nel mercato del lavoro, compresa la parità retributiva;
  • conseguire un equilibrio di genere a livello decisionale e politico.

Il programma che si è appena concluso, l'impegno strategico per la parità di genere 2016-2019   aveva le stesse priorità della precedente strategia per la parità 2010-2015, in particolare: colmare il divario in materia di occupazione, retribuzioni, pensioni e processo decisionale; eradicare la violenza di genere e aiutare le vittime; e promuovere la parità di genere e dei diritti delle donne in tutto il mondo.

Per approfondire

Strategia per la parità di genere 2020-2025

Documenti degli anni precedenti