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Introduzione

Brigida Giorgi, meglio conosciuta con il cognome maritale e nome d'arte di Brigida Banti, è stata un soprano italiano.

Le sue origini sono alquanto incerte e gli stessi dati di nascita tutt'altro che accertati: secondo alcuni, invece che a Crema, Brigida Giorgi sarebbe nata a Monticelli d’Ongina, località in provincia di Piacenza, non lontana però da Cremona, nel 1756 od anche nel 1758.

Figlia del mandolinista di strada, Carlo Giorgi, cominciò anch’ella ad esibirsi prestissimo come cantante di strada, al seguito del padre, secondo alcuni, insieme al barbiere violoncellista Domenico Dragonetti, secondo altri. Certo è che nel 1777/1778, nel suo peregrinare per l’Europa meridionale, elle giunse a Parigi dove avvenne l’incontro che mutò la sua vita. Anche sulla natura di tale incontro le fonti divergono: secondo gli uni sarebbe stata notata niente meno che da Antonio Sacchini, dallo stesso rapidamente addestrata e quindi ingaggiata all’Opéra Comique; secondo altri a notarla sarebbe stato invece il Direttore nominato dell’Académie Royale de Musique, Anne-Pierre-Jacques Devismes, che, sempre previo addestramento da parte di Sacchini, l’avrebbe fatta scritturare per l’Opéra. Le notizie sul suo soggiorno parigino sono comunque incertissime, così come quelle relative al suo successivo trasferimento a Londra: di certo c’è soltanto che qui incontrò il ballerino e coreografo Zaccaria Banti che sposò ad Amsterdam nel 1779 e di cui adottò il cognome anche come nome d’arte.

Dopo essere passata per Vienna nel 1780, la Banti decise di rientrare in Italia scritturata, per la stagione di carnevale 1782/1783, dal Teatro San Benedetto di Venezia, dove riscosse un notevole successo nelle prime del Piramo e Tisbe di Francesco Bianchi (che sarebbe diventato il suo compositore preferito) e dell' Attalo, re di Bitinia di Giuseppe Sarti, nonché in una ripresa dell'Orfeo ed Euridice di Bertoni che destò l’entusiasmo di un ascoltatore d’eccezione come il tenore irlandese Michael Kelly.

Cantò successivamente a Torino, Milano, di nuovo a Venezia, ed anche, nel 1786/87, a Varsavia. Nello stesso 1787 approdò infine al Teatro San Carlo di Napoli, creando il ruolo di Sofonisba nella prima rappresentazione dello Scipione Africano del suo prediletto Bianchi, ed eseguendo anche opere di Paisiello, Anfossi e Guglielmi. Nel giugno del 1792 partecipò all’inaugurazione del nuovo Gran Teatro La Fenice a Venezia. Dopo una breve stagione a Madrid nel 1793, dal 1794 al 1802 ella fu scritturata, come soprano principale al King’s Theatre di Londra, dove debuttò con il ruolo di Semiramide nell’opera di Bianchi e dove incontrò Lorenzo Da Ponte che, nelle sue Memorie, le attribuì, con notevole malevolenza, caratteristiche umane piuttosto sgradevoli oltre che una relazione con William Taylor, direttore del teatro.

Ritornata in Italia nell’autunno del 1802 a seguito del rientro in patria di Elizabeth Billington, continuò per qualche anno ad esibirsi sia alla Scala che alla Fenice, ma la sua voce stava deteriorandosi e fu quindi costretta a ritirarsi, peraltro poco prima di morire, nel 1806. Il monumento funebre dedicato alla cantante, realizzato nel 1813, si trova alla Certosa di Bologna.

Ultimo aggiornamento: 23-03-2024, 16:32