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Introduzione

I suoi genitori erano poveri ma non di umile condizione e una sorella visse nel conservatorio di San Benedetto. Nel 1755 l’Orzi lasciò l’occupazione di cameriera per dedicarsi all’attuazione di un piano maturatole nello spirito dopo aver tentato, con scarsa fortuna e fin dalla giovinezza, di ricondurre sulla buona strada le donne traviate. Racconta l’Allodi che un giorno ella trovò due fanciulle sulla porta di Santa Cristina, e avendole invitate ad andarsene con lei, le condusse alla sua abitazione col desiderio di formare in seguito un conservatorio sotto il titolo di Rosine.

La prima aveva nome Maddalena, la seconda Annunziata, ed erano di una famiglia chiamata Toschi. Forse proprio da questo episodio nacque il primo Istituto. In ogni caso, si sa che la Orzi accolse in casa Rossi, nei pressi di Santa Cecilia, sei ragazze per volta, educandole e istruendole al lavoro. Le teneva presso di sé, le istruiva, le educava cristianamente e le esercitava nei lavori femminili, in modo che fossero pronte alla vita, che scegliessero il matrimonio o la consacrazione religiosa o il servizio presso famiglie onorate. Raggiunti i 73 anni, sentendosi venir meno le forze, pensò di dare maggiore stabilità alla propria opera e si rivolse per aiuto a Giuseppe Eugenio Porta, dell’ordine dei Predicatori. Così, dal 1779, data della collaborazione del Porta alla vita dell’Opera, ne cominciò il reale sviluppo e il progressivo assestamento: in data 20 settembre 1779 è un rescritto col quale il duca Ferdinando di Borbone approvò il nuovo Conservatorio di giovanette, ma con la formula “purché il loco sia laicale, con diritto di possedere e di ereditare onde ricoverare alcune altre tra le tante che vivono per la città in grave pericolo di anima e di corpo” (lettera dell’Orzi al Duca, in P.Vignato, L’istituto delle Maestre Luigine e i suoi inizi, Parma, 1943, 64).

Con il consiglio dello stesso Porta e della contessa Dorotea Vidoni Soresina, la Orzi nel 1780 trasformò l’opera in un seminario di maestre, che dovevano continuare la sua missione educativa a beneficio delle fanciulle povere della città nelle scuole aperte dal conservatorio. La personalità giuridica acquisita nel 1779 consentì l’acquisizione della cospicua donazione della marchesa Vidoni Pallavicino e di altre benefattrici. Il 20 giugno 1780 venne acquistata la nuova sede del Conservatorio nel Trajolo di San Paolo. Il 4 agosto la Orzi vi si trasferì con le sue undici ragazze e verso la fine dell’anno vi venne aperta, attigua al Conservatorio stesso, la prima Scuola detta di San Luigi. L’Orzi fu sepolta nella chiesa della Santissima Trinità in Parma.

Ultimo aggiornamento: 23-03-2024, 16:34

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