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Introduzione

Di famiglia predappiese, nata intorno al 1807, a 16 anni sposa Vincenzo Scardi (1800-1892), sottoposto nel 1825, per i suoi sentimenti patriottici, al precetto di primo grado, per cui le autorità di polizia potevano a discrezione limitarne la libertà individuale. I due sposi prendono parte ai moti liberali scoppiati a Forlì la sera del 5 febbraio 1831.

Teresa è col marito all’assalto, a Forlì, del Palazzo residenza del Legato Pontificio (ora Palazzo comunale), agitando con la sinistra una bandiera tricolore che, perforata dalle palle nemiche, fu da lei vittoriosamente issata al balcone dell’appartamento legatizio. Alla testa di una colonna di donne inquadrate militarmente, si recò poi a Cesena, per infondere alle popolazioni il proprio ardore rivoluzionario. Infine, si rifugiò a Rimini col Governo provvisorio, sempre recando il tricolore, con

la scritta: “O Libertà, o Morte”.A seguito di tali vicende, i coniugi conobbero un breve esilio a Maçon, in Francia. Teresa muore il 19 settembre 1850.

Nella facciata della Casa Repubblicana di S. Martino in Strada si legge: “Qui ove nacque e morì nel 1850 Teresa Cattani Scardi le repubblicane e i repubblicani rievocano nel suo nome i tentativi gloriosi della libertà italiana 31 VIII 1947”

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Ultimo aggiornamento: 23-03-2024, 16:36

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