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Introduzione

Figlia d’arte, ebbe un’infanzia nomade e stentata. Calcò la scena fin dall’età di 4 anni e, pur senza manifestare doti di particolare precocità, diede le prime prove di un inequivocabile talento nel 1873, interpretando il ruolo di Giulietta all’Arena di Verona.

La sua carriera fu lenta e faticosa, non solo per la mancanza di quella presenza fisica e di quella potenza vocale che facevano allora la fama delle prime attrici, ma anche e soprattutto per una recitazione naturalmente più intima, essenziale e spoglia di quella generalmente apprezzata delle primattrici del tempo. Ottenne il primo trionfo in Teresa Raquin di Zola (1879), poi primattrice del 1880 nella Compagnia Città di Torino, con Rossi ed Emanuel.

Nel 1884 conosce Arrigo Boito ed entra in contatto con i circoli della Scapigliatura milanese che la stimolarono ad iniziare un percorso di analisi del personaggio e del contesto scenico. Il suo repertorio spaziò da Shakespeare alle eroine del teatro francese dell’Ottocento, ma nell’ultimo decennio del secolo, ormai consacrata da memorabili tournée in tutta Europa, manifestò un crescente interesse per la più avanzata drammaturgia italiana e straniera.

Fin dal 1892 ebbe nel proprio repertorio Casa di bambola di Ibsen e a partire dal 1897 portò sulle scene le opere che D’Annunzio scriveva per lei. Lasciate improvvisamente le scene nel 1909, vi rientrò nel 1921 con un repertorio assai ridotto. Morì tre anni dopo a Pittsburgh, dopo una trionfale tournée nelle maggiori città degli Stati Uniti.

Ultimo aggiornamento: 23-03-2024, 16:37

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