Lavoro e formazione
Cosa fa la Regione
Valorizzare e rafforzare il ruolo svolto dalle donne nell’economia e nella società regionale è determinante per generare uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Allo stesso tempo, è fondamentale promuovere e valorizzare il lavoro come fonte di realizzazione individuale e sociale della persona.
Tali priorità sono contenute tra i principi della Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere (Legge regionale 27 giugno 2014 n. 6), che affronta il tema della parità in modo trasversale in tutti gli ambiti e nel Patto per il Lavoro, siglato il 20 luglio 2015 con le istituzioni locali, le università, le parti sociali, datoriali e sindacali e il forum del terzo settore, per lo sviluppo ed una nuova coesione sociale. Si riconferma in tal modo come l’impegno per l’affermazione della parità tra uomini e donne nell’accesso al lavoro, nella sua qualificazione, nello sviluppo dei percorsi di carriera e nelle retribuzioni continui a caratterizzare le politiche della Regione.
Anche la terza edizione del bilancio di genere della Regione Emilia-Romagna approfondisce il tema della promozione del lavoro delle donne e della conciliazione tra i tempi di vita e lavoro, temi strategici non solo per le politiche di pari opportunità, ma anche per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo economico e occupazionale, legati anche a quelli previsti dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
La Regione Emilia-Romagna si è sempre caratterizzata per tassi di occupazione femminile superiori alla media nazionale e in linea con le regioni europee più avanzate, grazie anche alle politiche rivolte all’infanzia, al sistema di welfare e a quelle per l’istruzione e la formazione professionale.
La partecipazione delle donne al mercato del lavoro dell’Emilia-Romagna è forte, ma è possibile osservare, ancora, dei gap di genere sfavorevoli alle donne nei tassi di occupazione e disoccupazione, ed anche in termini retributivi e di orario di lavoro, dovuti alla necessità di conciliare gli impegni di lavoro con quelli di cura e della famiglia. In quest’ottica assume cruciale importanza il contrasto alle discriminazioni nell’accesso e permanenza sul lavoro qualificato, ed il contrasto del gap retributivo tra donne e uomini, anche considerando la crescente flessibilità del mercato del lavoro.
Analogamente importante è promuovere una maggiore partecipazione delle ragazze a percorsi tecnici, tecnologi e scientifici nei diversi livelli dell’istruzione, volta a rafforzare la presenza femminile nei settori innovativi dell’economia, attraverso azioni anche sperimentali di orientamento e di qualificazione delle transizioni.
La Regione da anni è impegnata per ridurre il peso sociale degli stereotipi di genere, che continuano a guidare le scelte di ragazzi e ragazze (ad es. nella scelta di discipline STEM per le ragazze), agendo pesantemente sugli sviluppi delle carriere e delle retribuzioni, oltre che sulle scelte di conciliazione dei tempi di cura e di lavoro e sui ruoli familiari.
La Regione Emilia-Romagna - anche attraverso i fondi europei - mette in campo varie azioni di contrasto alle diverse forme di discriminazione fondate sul genere e di promozione dell’imprenditoria femminile, nella convinzione non solo che il superamento delle ineguaglianze nel mercato del lavoro sia una delle premesse fondamentali per la realizzazione delle politiche di coesione economica e sociale e che gli obiettivi di crescita, di competitività e di piena occupazione siano raggiungibili solamente attraverso la piena mobilitazione di tutta la cittadinanza, donne e uomini, ma anche che senza il supporto e la partecipazione delle donne, il raggiungimento dell'Agenda 2030 risulta un traguardo improbabile.
L’Assessorato alle pari opportunità è fortemente impegnato nella promozione dell’occupazione femminile sia attraverso il bando con cui sono stati finanziati, con risorse regionali pari a 1 milione di euro per il biennio 2019-2020, progetti per promuovere l'accesso delle donne nel mondo del lavoro e sviluppare percorsi di carriere femminili anche attraverso azioni di welfare aziendale per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la condivisione degli impegni di cura sia attraverso il Progetto Donne e lavoro.
A chi rivolgersi
Agenzia Regionale per il Lavoro
tel. 051 5273864; 051 5273893
e-mail: arlavoro@regione.emilia-romagna.it
e-mail certificata: arlavoro@postacert.regione.emilia-romagna.it
Per approfondire
- Patto per il lavoro giovani più
- Lavoro per te- il portale regionale di servizi per il lavoro
- Orienter - la banca dati dei corsi di formazione
- Sito dell'Agenzia regionale per il lavoro
- Statistica e lavoro
- Sito della Commissione europea Women's situation in the labour market
- Sito Parlamento europeo Il divario retributivo di genere nell’Unione europea
Norme e atti
- Legge regionale 27 giugno 2014 n.6. Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere