Cosa fa la Regione

L’uguaglianza tra donne e uomini è un principio fondamentale sancito dallo Statuto della Regione che la individua tra gli obiettivi prioritari che ispirano la sua attività amministrativa: “Il perseguimento della parità giuridica, sociale ed economica fra donne e uomini e la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena realizzazione di tale principio” (articolo 2, comma 1, lettera b).

Il contrasto agli stereotipi di genere costituisce quindi un’azione essenziale per il riconoscimento di pari diritti e dignità tra donne e uomini, come riconosciuto anche dalla Legge quadro regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere (L.R. 6/2014).

Gli stereotipi sono una delle basi su cui si innestano i processi di discriminazione delle donne, ancor oggi presenti nella nostra società. Per loro natura, infatti, gli stereotipi di genere tendono ad avere una funzione normativa in quanto, con il definire ciò che sono le persone e ciò che dovrebbero essere, producono aspettative differenti rispetto ai comportamenti femminili e maschili, finendo con il condizionare non solo le idee, ma anche la dimensione etica dell’agire sociale.

La lotta contro gli stereotipi di genere, in questa ottica, è trasversale e coinvolge interventi specifici e settoriali relativi:

  • alla divisione dei ruoli nell’ambito delle famiglie con le immediate ricadute sulle politiche che si possono mettere in campo relativamente alla conciliazione,
  • alle diverse opportunità formative, occupazionali e di carriera professionale ed alle differenze retributive,
  • allo sviluppo di un ambiente che offra parità di opportunità e condizioni alle imprese governate da imprenditrici e da imprenditori.

Il contrasto agli stereotipi favorisce anche l’obiettivo di contrastare la violenza di genere, che nelle discriminazioni e nei pregiudizi trova alimento.

In un’ottica di pari opportunità, l’integrazione dei cittadini e delle cittadine di origine straniera è anch’essa una delle risorse necessarie per lo sviluppo economico e la coesione sociale.

Nell’ambito delle politiche di inclusione sociale, la Regione promuove l’interculturalità e la realizzazione di iniziative interculturali, nella convinzione che tali attività possano incidere considerevolmente nella costruzione di una comunità coesa, pluralista, aperta e rispettosa dei diritti e dei doveri.

Malgrado i progressi compiuti, la parità tra donne e uomini nella vita quotidiana non è ancora una realtà e nella società persistono ancora diverse forme di discriminazione.
Su queste basi, la Regione ha costruito una strategia di relazioni e integrazioni con altri soggetti istituzionali e non, per contribuire a sviluppare una cultura civica attiva e partecipata della parità e della non discriminazione. Educare alla parità e al rispetto delle differenze e considerare le diversità un valore e una risorsa da promuovere è importante per costruire una società libera da discriminazioni e pregiudizi.

A chi rivolgersi

Area Infanzia e adolescenza, pari opportunità, Terzo settore
Settore Politiche sociali, di inclusione e pari opportunità

Elena Cantoni
0515275577
3314039149

Flavio Bruno
0515275880

Enzo Di Candilo
0515275160
3314032497

Virginia Peschiera 
0515278295
3314012666