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Introduzione

La giovane, rimasta in tenera età orfana di entrambi i genitori, venne accolta dal duca Boriboy e dalla sua giovane moglie Ludmilla: questi la trattarono come vera figlia e si prodigarono per il diffondersi della religione cristiana in tutta quella regione, così anche Dobroslava venne battezzata ed assunse il nome greco di Eurosia. Furono quelli anni di pace e di fede e la giovane Eurosia si distinse per bontà ed altruismo, ma un gruppo di cechi-boeri pagani presero il potere e costrinsero la famiglia ducale all'esilio.

Fu solo grazie all'opera di san Metodio che il duca e la sua famiglia poterono tornare trionfalmente in Boemia. Nell'anno 880, san Metodio si recò a Roma da papa Giovanni VIII, il quale era impegnato nella ricerca di una degna sposa per il figlio del conte spagnolo d'Aragona, Fortun Jimenez, erede al trono di Aragona e Navarra, impegnato nella lotta contro gli invasori arabi saraceni. Il papa chiese aiuto a san Metodio, il quale indicò la giovane principessa Eurosia, la quale lasciò il proposito di dedicarsi totalmente a Cristo, vedendo nell’intervento del papa un supremo disegno della volontà di Dio.

Iniziò così il viaggio verso la Spagna. Arrivati però ai Pirenei, era necessario valicarli per incontrare il suo sposo nella cittadina di Jaca. Questa regione fu improvvisamente invasa dai saraceni, capitanati dal rinnegato Aben Lupo, che, saputo del proposito di matrimonio del principe aragonese con Eurosia, si mese in animo di catturarla e trattenerla con sé. Riuscì infatti a trovarla e cercò di ottenere i favori della giovane Eurosia, pretendendo ch'essa rinnegasse Gesù Cristo e rinunciasse al principe aragonese per divenire sua sposa; Eurosia si oppose decisamente a tali progetti, provocando in tal modo l'ira del bandito che diede l'ordine di uccidere Eurosia e l’intero suo séguito. Grazie all'eroismo di alcuni ambasciatori spagnoli, Eurosia riuscì a fuggire ma fu inseguita e raggiunta. Subì un tragico martirio: le vennero amputate le mani e recisi i piedi, tuttavia Santa Eurosia in ginocchio, con il volto fisso al cielo, pregava con fierezza e nel contempo nebbie e nuvole minacciose salivano dalle valli e un lampo improvviso scese vicino ad Eurosia, senza provocarle danni. Tutti i saraceni ebbero gran paura ma il capo bandito, preso da rabbia mista a terrore diede l'ordine di decapitarla. Eurosia alzando i sanguinanti moncherini al cielo chinò il capo pregando è così venne uccisa. Aveva solo sedici anni. Le sue spoglie vennero miracolosamente trovate due anni dopo da un pastorello chiamato Guilleu. Eurosia fu canonizzata a Jaca il 25 giugno.

Ultimo aggiornamento: 23-03-2024, 16:34