Reddito di Libertà destinato alle donne vittime di violenza

I dati di accesso alle risorse stanziate dallo Stato e dalla Regione Emilia-Romagna

Il reddito di libertà, misura a sostegno dell’autonomia economica delle donne vittime di violenza introdotta con DPCM 17 dicembre 2020, si è rivelata da subito uno strumento importante e necessario per il percorso di fuoriuscita dal rapporto con il maltrattante. Tanto che le risorse stanziate a livello statale, poco più di 200.000 euro per la Regione Emilia-Romagna, sono state esaurite molto rapidamente.

Secondo il Report inviato da Inps, l’ente erogatore della misura, a marzo 2022, le domande presentate nel 2021 nella nostra Regione sono state 290, di cui accolte e pagate 42, per un budget complessivo di euro 201.600,00. Restando quindi, per il 2021, 248 domande non accolte.

Considerato che il citato DPCM prevedeva la possibilità per le Regioni di integrare lo stanziamento con risorse proprie, l’Emilia-Romagna si è subito attivata per incrementare di una cospicua somma (1.300.000 euro) il Reddito di Libertà, approvando apposita DGR n. 650 del 28 aprile 2022, ottenendo da Inps l’approvazione per lo svolgimento delle procedure contabili nel giugno 2022, e provvedendo nello stesso giugno a liquidare ed effettuare il mandato di pagamento della somma all’ente.

Secondo l’ultimo aggiornamento sui dati di utilizzo della misura forniti da Inps, le domande complessivamente presentate sono state 362, ad oggi risultano accolte e finanziate con fondi regionali 254 domande, per un totale di 1.296.000 euro utilizzati, che si aggiungono alle 42 domande accolte e finanziate con fondi nazionali (201.600 euro assegnati). 47 domande non sono state accolte, 3 sono da istruire e 16 in istruttoria.  

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ultima modifica 2024-03-20T11:13:43+01:00
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