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Introduzione

Risale al 1952 la costituzione dell’ Opera Don Pippo (Giuseppe Prati) quando Elisabetta Pionanti, detta ‘mamma Bettina’ iniziò ad accogliere le prime ragazze disagiate in quella che era la sua casa, in Via Cerchia 101, ora sede della Fondazione.

In una Forlì ancora devastata dal conflitto mondiale tante adolescenti che vivevano nei luoghi più malfamati della città trovarono in Elisabetta Piolanti, in suo marito Gaspare Maiolani e nell’Opera Don Pippo due persone ed un luogo sicuro dove essere amate ed aiutate .

Infatti nel 1952, a poche settimane dalla morte, il popolare monsignor Giuseppe Prati chiede a ‘mamma Bettina’ di creare un luogo di accoglienza a Forlì, avamposto d'amore nel più che malfamato quartiere della Baia del Re. Bettina, che ben conosceva le povertà locali, forte della frequentazione, a fianco di un'ancor più giovane Annalena Tonelli, dei tuguri dell'ex caserma "Santa Caterina" di via Romanello, si mette di buona lena, dando vita ad una scuola professionale femminile, finalizzata a preparare al lavoro le giovani che la frequentavano.

All'inizio degli anni '60, l'Opera prende la connotazione attuale di casa di accoglienza, allo scopo di offrire a ragazze con handicap o situazioni di disagio, il calore di un ambiente famigliare ed un'educazione complessiva per la loro crescita.

Ultimo aggiornamento: 23-03-2024, 16:36

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