Cultura di genere

Concorso “Pari opportunità e contrasto agli stereotipi di genere” (2010-11)

Nell’anno scolastico 2010-2011 il Concorso “Pari opportunità e contrasto agli stereotipi di genere promosso e realizzato dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna.

Il Concorso, rivolto agli studenti del 3° e 4° anno degli Istituti Tecnici dell’Emilia-Romagna, intendeva contribuire alla sensibilizzazione rispetto al tema del pieno riconoscimento della parità tra donne e uomini nella vita sociale, economica e politica, attraverso l’approfondimento del tema degli stereotipi legati al genere e di come questi transitano nelle relazioni sociali e professionali.

I progetti presentati:

L’Istituto Tecnico Industriale “Leonardo da Vinci” di Parma, per esempio, ha colto questa occasione per realizzare, attraverso un laboratorio che si è sviluppato tra novembre 2010 e febbraio 2011 con incontri settimanali di due ore l’uno, una rappresentazione teatrale ricca di riferimenti letterari e di riflessioni originali dei ragazzi. L’esperienza è tanto più significativa se si pensa che l’utenza della scuola è per la grande maggioranza di allievi maschi. Lo spettacolo è stato mostrato ad oltre 150 allievi della scuola. Ne è stata fatta anche una rappresentazione serale aperta per la città. L’Istituto ha anche previsto ulteriori repliche in caso di partecipazione ad altre rassegne teatrali.

Risultato dell’attività laboratoriale svolta dai 18 allievi della 3^ A Igea dell’Istituto Tecnico Commerciale “Oriani” di Faenza è lo spot “La parità pesa?” che rappresenta l’esito di una riflessione attivata con gli studenti dai docenti di diritto, economia politica e religione, che ha permesso ai ragazzi di approfondire il tema di come gli stereotipi pesano nell’attività professionale ed in particolare sulla valutazione delle scelte lavorative.

Una sperimentazione molto particolare è stata realizzata dall’Istituto Superiore di Istruzione Industriale “Marconi” di Piacenza, che ha sviluppato un progetto intitolato “The Young Girls VS The Robots - Le ragazze incontrano la robotica”, con l’intento di valorizzare e promuovere le competenze femminili nella scienza.

L’idea è nata dal fatto che un gruppo di studenti del triennio informatico dell’ISII Marconi ha frequentato negli anni scorsi un percorso formativo sulla Robotica apprendendone le competenze specifiche. Da qui è nata l’idea di sperimentare un percorso formativo sulla Robotica in cui questi studenti svolgessero una funzione di tutoring rispetto a gruppi di ragazzi e ragazze della scuola media di San Giorgio Piacentino.

Alla sperimentazione hanno così partecipato 8 studenti dell’ITIS Marconi con il ruolo di tutor e 32 studenti e studentesse (in maggioranza) della scuola media di S. Giorgio organizzati in 3 gruppi di potenziamento in ambito scientifico- tecnologico – matematico, assistiti, naturalmente dalle docenti interessate.

L’Istituto Tecnico Commerciale “Rosa Luxemburg” di Bologna, attraverso la partecipazione a questo Concorso e nel solco di iniziative sviluppate anche negli anni precedenti sulle pari opportunità di genere, ha inteso dare maggior strutturazione didattica alle esperienze già realizzate in singoli ambiti disciplinari, attraverso un lavoro cooperativo tra le classi coinvolte, programmando un percorso articolato in momenti di ricerca bibliografica ed iconografica, di analisi e studio dei dati, delle informazioni e dei contenuti disciplinari, di sintesi delle conoscenze, di produzione di materiali e infine di comunicazione e trasmissione delle riflessioni. L’interessante esito di questo lavoro di approfondimento multidisciplinare è stato la realizzazione di una Mappa Mentale reperibile sul sito internet www.GENDER.Msoftprogramming.com. Il progetto realizzato - che ha coinvolto otto classi dell’Istituto e tredici docenti – si caratterizza per la sua trasferibilità, ossia per lo sviluppo creativo di ipotesi di percorsi didattici da realizzarsi sia per lezioni frontali che nella rielaborazione ipertestuale di temi specifici sugli stereotipi di genere.

L’Istituto Tecnico Industriale “Volta” di Sassuolo (MO) ha realizzato un laboratorio che viene illustrato da un filmato che, attraverso un agile ed abile montaggio delle immagini, racconta l’esperienza vissuta dai 34 allievi della 3° A. Le diverse fasi del progetto sviluppato dal “Volta”, intitolato significativamente “Muro di vetro”, vengono rappresentate attraverso il puntuale racconto per immagini, che evidenzia, oltre al lavoro di ricerca e confronto svolto direttamente a scuola dai ragazzi, le interazioni attivate con personaggi della politica locale, dell’economia e comunque rappresentativi del territorio, che, intervistati dai ragazzi, sono stati messi in grado di sviluppare un’interazione comunicativa positiva sui temi delle pari opportunità e degli stereotipi.

Il “Blaise Pascal”, Istituto Tecnico Industriale di Cesena, ha programmato un laboratorio intitolato “Chi dice donna… non dice danno” della durata di 22 ore e che si è svolto tra dicembre e marzo: la classe 3° G, che già partecipava al progetto europeo Comenius con la Svezia, è stata coinvolta nella sua realizzazione.

Queste, in rapida sintesi, le ’tappe’ del laboratorio:

  • 1a fase: la classe, in plenaria, ha riflettuto sul concetto di stereotipo e ha costruito alcune “mappe del pregiudizio” su argomenti diversi (es. pregiudizi razziali e di popoli). Divisa in quattro gruppi (in ognuno dei quali era presente almeno uno degli studenti che si sarebbe recato in Svezia) la classe ha ricavato una serie di domande da rivolgere ad alunni, insegnanti, dirigenti, che sono state anche tradotte in inglese.
  • 2° fase: a febbraio, dall’8 all’11, sette alunni si sono recati in Svezia, a Eskilstuna, presso la scuola Rekarnegymnasiet, dove hanno svolto, sulla base delle domande preparate, alcune interviste, riprese con una telecamera. Nel frattempo, i ragazzi rimasti in Italia hanno ricercato materiali sulla condizione femminile e hanno intervistato, riprendendoli, esponenti della comunità scolastica dell’Itis Pascal.. Al ritorno dalla Svezia, i ragazzi hanno condiviso in plenaria impressioni e informazioni e visionato i filmati, costruendo una tabella in cui è stato possibile mettere a confronto la situazione italiana con quella svedese. Gli alunni hanno lavorato all’approfondimento degli ambiti loro assegnati attraverso la ricerca ed il confronto interno ad ogni gruppo, e hanno cercato le cause delle situazioni di disparità producendo un dossier per ogni ambito e formulando ipotesi di risposta e soluzione alla presente situazione di disparità.

“Valore donna” è il titolo del progetto realizzato da tutte le classi terze e dalla 4° A - per un totale di 214 studenti coinvolti – dell’Istituto Tecnico Commerciale “Matteucci” di Forlì. Con questa sperimentazione, che ha visto la partecipazione interdisciplinare degli insegnanti di Economia Aziendale, Diritto Economia, Storia e Matematica, si sono volute approfondire le problematiche relative alla specificità del lavoro femminile in aziende di diversa forma giuridica e dimensione. Nel corso del laboratorio sono state organizzate alcune visite ad aziende del territorio, che hanno fornito l’occasione agli studenti di rivolgere un questionario da loro elaborato sul ruolo delle donne in azienda, con l’assistenza della Consigliera di Parità provinciale.

L’Istituto Tecnico Commerciale “Jacopo Barozzi” di Modena aveva già pensato di sviluppare un’attività attorno alle pari opportunità di genere ed ha colto l’occasione del Concorso per svilupparla ulteriormente con le classi 4° A erica e 4° B erica: è stata quindi realizzata una programmazione pluridisciplinare (Italiano, storia, Storia dell’arte, Lingue straniere) che avesse in oggetto la donna nella letteratura e nell’arte. Sono quindi state assegnate agli studenti letture mirate, la visione di un film e la ricerca di notizie e informazioni su alcune figure esemplari.

Obiettivo degli insegnanti era che gli studenti acquisissero disponibilità a riflettere su quei comportamenti auto assolutori che contribuiscono ad alimentare, invece che a rimuovere, stereotipi e pregiudizi.

Soltanto in un secondo momento è infatti intervenuta la lettura di dati statistici e la proiezione del film di Lorella Zanardo ”Il corpo delle donne” per parlare, infine, di parità.

Il lavoro svolto complessivamente dai ragazzi è confluito nell’allestimento di una mostra, dove gli studenti hanno dato il meglio di sè. Addirittura, mentre si componeva il poster di Guernica (manifesto della porta del dolore), hanno inscenato una performance che riproducesse la scena ritratta nel quadro di Picasso.

Successivamente, la scuola ha anche deciso di documentare l’attività sviluppata con la pubblicazione di un catalogo intitolato “Cosa apprezzi di me, mio strano amante? Sii bella e taci (Baudelaire) ovvero Le donne che leggono sono pericolose”, che attraverso l’illustrazione di opere d’arte che vanno dal 1100 ai nostri giorni, intende offrire una pluralità di percorsi per riflettere sulle pari opportunità di genere.

I 28 studenti della 3° A programmatori dell’Istituto Tecnico Commerciale “G.B. Bodoni” di Parma, guidati dai docenti di Italiano e Storia, Diritto, Economia aziendale, Informatica e Religione, hanno realizzato, quale prodotto ultimo di una complessa attività laboratoriale, due spot intitolati il primo “Libera la mente” ed il secondo “Rimettiamoci in pari” La produzione di questi due lavori ha rappresentato il risultato di un’attività precedente, sviluppata attraverso la visione di film, la lettura di testi, lo studio di statistiche. Nel prossimo anno scolastico, così ci hanno detto gli insegnati interessati, la stessa classe (che nel frattempo sarà diventata la 4° A) realizzerà un sito sulle tematiche delle pari opportunità e del contrasto agli stereotipi di genere. Inoltre gli studenti potranno aprire sul blog della scuola una pagina di discussione su questi temi.

Con il titolo “Cromosoma XX” gli studenti della 4° D Igea dell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Ginanni” di Ravenna hanno realizzato un’elaborata ricerca documentata attraverso una presentazione in Powerpoint che sviluppa l’evoluzione, i cambiamenti ed il peso progressivo del ruolo femminile dalla rivoluzione francese fino ai nostri giorni, soffermandosi in particolare sul XX secolo (riprendendo così, da un punto di vista logico, anche la doppia XX del titolo). Il titolo della ricerca permette di identificare il filo rosso tra le sue diverse parti: “il cromosoma XX infatti - come si legge nell’introduzione alla ricerca - non è solo un gene del corpo umano, è la cellula che accomuna uomini e donne, ma che allo stesso tempo ne crea le differenze”.

Da qui una ricerca molto complessa e documentata, con analisi storica e focus su altri Paesi.

Gli studenti della 3° A Igea dell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Luosi” di Mirandola (Modena) si sono misurati con differenti strumenti di ricerca e comunicazione, per pervenire ad un prodotto multimediale finale della durata di circa 15 minuti, dal quale emerge l’intero percorso seguito dai ragazzi. In questo laboratorio particolare attenzione è stata dedicata alla condizione femminile nei diversi Paesi europei ed alle diverse opportunità che le donne hanno, a seconda che abitino in Italia o in Francia o in Germania o in Inghilterra. I ragazzi hanno poi approfondito la presenza o meno di alcuni stereotipi legati particolarmente al mondo del lavoro, attraverso un sondaggio che hanno fatto coinvolgendo cento coetanei della loro città. Hanno completato il tutto attraverso la rappresentazione scherzosa di alcune situazioni tipiche, prodotto di pregiudizi e stereotipi, che si realizzano all’interno della coppia.

Il titolo scelto dall’Istituto Tecnico Economico “Valturio” di Rimini per il laboratorio sviluppato dalle classi 3° G e 3° F, 4° F e 4° E è “Una stanza tutta per sé da Virginia in poi …”. L’attività si sviluppa in 27 incontri settimanali pomeridiani, che si sono tradotti nella visione di altrettanti film a tema, utilizzati però come documenti delle diverse condizioni femminili. Per realizzare questo obiettivo la visione dei film ha previsto l’utilizzo di una serie di strumenti didattici, quali principalmente: il fermo immagine critico, la sintesi delle sequenze, lo studio dei contenuti, la rielaborazione degli stessi, un’attività di discussione e commento con i ragazzi.

L’Istituto Tecnico Commerciale “Stoppa-Compagnoni” di Lugo ha proposto ai propri allievi della 3° e 4° M di realizzare un laboratorio che, come attività intenzionale tesa a promuovere apprendimenti un libera cooperazione tra gli studenti, ha permesso la realizzazione di due distinti prodotti CD. Il primo è centrato sul fenomeno della violenza sulle donne - dal mobbing allo stalking, alla violenza in casa – realizzato attraverso un collage di musiche, pezzi parlati e immagini tratte da telegiornali, servizi televisivi e film. Il secondo invece, traendo spunto dal teleromanzo sulla vita di Maria Montessori, mette in scena una ‘intervista impossibile’ alla stessa, realizzata dagli allievi del Compagnoni, che, utilizzando frammenti dei suoi scritti, ricostruiscono il profilo pedagogico della studiosa.

Azioni sul documento

ultima modifica 2018-06-19T14:25:20+01:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina